Il Movimento – parte 2
Il 1955 è l’anno di svolta per il Movimento per i Diritti Civili.
Le foto del corpo e del volto brutalizzato del giovane Emmett Till e il rifiuto di Rosa Parks a cedere il suo posto sull’autobus sono le principali notizie su tutti i giornali.
Entrambe le storie sono destinate a scuotere le coscienze di un’intera Nazione che ancora e troppo spesso chiude gli occhi di fronte alla questione della segregazione razziale negli Stati del Sud.
Indice:
- Emmett Till 1955
- Rosa Parks 1955
Emmett Till
1955
E’ il 1955 quando a Money, Mississippi, il quattordicenne Emmett Till viene brutalmente ucciso per avere fischiato ad una donna bianca.
Due uomini bianchi, Roy Bryant e J.W.Milam, vengono processati per il barbaro omicidio.
Sul banco dei testimoni, di fronte ad una giuria completamente bianca, sale anche Moses Wright, zio del giovane ragazzo, che indica i due uomini come i colpevoli del rapimento del nipote ospite, in quei giorni, a casa sua.
“Dar he”: “eccolo lì” rivolgendo il dito verso J.W.Milam.
Un uomo nero, con coraggio e nonostante la paura, accusa un uomo bianco: una pagina di storia.
Intanto il magazine Jet pubblica la foto del corpo e del volto mutilato e sfigurato di Emmett Till: farà il giro della Nazione e del mondo intera.
Mamie Till, dimostrando grande forza, decide che la bara, protetta solo da un vetro, deve rimanere aperta durante la funzione funebre perché “il mondo deve vedere quello che ho visto; la nazione intera deve esserne testimone”
Sia Roy Bryant, sia J.W.Milam vengono assolti.
Entrambi, in una intervista in cui confessano l’omicidio rassicurati dal fatto di non poter essere riprocessati una seconda volta per lo stesso omicidio, diranno che la cosa che li ha fatti esplodere è che il ragazzino aveva detto di avere una fidanzata bianca.
(Qui la storia completa)
Rosa Parks
1955
Tre mesi dopo a Montgomery, in Alabama, la comunità nera si unisce per organizzare il boicottaggio dei mezzi pubblici.
La segretaria della divisione locale della NAACP di Montgomery è Rosa Parks.
Il 1 Dicembre del 1955 Rosa prende un autobus, si siede nell’area riservata ai bianchi e si rifiuta di scendere quando l’autista la esorta a cedere il posto a un passeggero bianco appena salito sul mezzo.
Come conseguenza al suo arresto l’idea di un boicottaggio prende ancora più slancio e gli attivisti si uniscono nella Montgomery Improvement Association.
Chiedono a Martin Luther King Jr., in quel periodo un giovane ventiseienne ancora poco conosciuto, di guidare la protesta.
I buses erano usati soprattutto dai neri e da tutti quelli che facevano i lavori più umili.
Per ovviare alla perdita di questa comodità, si organizzano facendo car sharing o accompagnandosi insieme, a piedi, nelle lunghe tratte casa-lavoro-casa.
Inizialmente i manifestanti sono solo neri, ma poco alla volta, molti bianchi si uniscono a sostegno della loro battaglia.
Altri bianchi, invece, decisamente non inclini a supportare la protesta, rafforzano la loro presenza tra le fila del White Citizens’ Councils e tra quelle del Ku Klux Klan.
Finalmente la Corte Suprema, con la storica sentenza ‘Browder v. Gayle‘, si pronuncia dichiarando incostituzionale la segregazione sui mezzi di trasporto pubblici.
Dopo aver camminato per undici mesi, i lavoratori neri tornano a riprendere i buses e i tram della città.
Donne che giocarono un ruolo importante nel caso ‘Browder v. Gayle‘.
Aurelia Browder: arrestata il 29 Aprile 1955, fu il principale querelante nel caso Browder v. Gayle.
Johnnie Carr: succedette a Martin Luther King Jr. come Presidente del Montgomery Improvement Association fino al 2008, anno della sua morte.
Claudette Colvin: la più giovane querelante nel caso Browder v. Gayle, fu arrestata il 2 Marzo 1955.
Susie McDonald: arrestata nell’Ottobre del 1955 aveva una pelle così chiara da essere scambiata spesso per una bianca; venne ammonita per essersi seduta nell’area del bus riservata ai neri.
Jo Ann Robinson: Presidente del Women’s Political Council, organizzò la distribuzione di 35.000 volantini in pochissime ore dopo l’arresto di Rosa Parks per mobilitare la comunità nera a continuare le proteste. Mary Louise Smith: fu arrestata, ancora adolescente, il 21 Ottobre 1955 per essersi rifiutata di cedere il suo posto a un passeggero bianco. Suo padre pagò sia la cauzione, sia la multa. Foto scattata al ‘Birmingham Civil Rights Institute‘ di Birmingham, Alabama. Agosto 2022.
Fonti:
- Harry Hampton: ‘Eyes on the Prize‘