Il Movimento – parte 8
Mentre al Sud si marcia sulle strade per il riconoscimento dei propri diritti, al Nord scoppiano nuove rivolte, soprattutto in grandi città come Los Angeles.
I giovani membri del Movimento si interrogano su chi sia la figura più giusta a rappresentarli.
La parte più integralista della comunità afroamericana è sempre più in disaccordo con Martin Luther King e la sua politica non violenta.
Mentre al Sud ha luogo l’ultima grande marcia del Movimento, Malcolm X guadagna sempre più credibilità tra i giovani della nuova generazione.
Indice:
- Nation of Islam 1965-1966
- Malcolm X
- Audubon Ballroom
- Lowndes County Freedom Organization
- March against Fear
Nation of Islam
1965 – 1966
I giovani membri del Movimento sono sempre più in disaccordo con Martin Luther King e la sua politica non violenta.
Tra questi, in modo particolare, gli esponenti della NOI, la Nation of Islam: non fanno mistero della loro visione di cambiamento decisamente agli antipodi rispetto a quella del Rev. King.
Si definiscono una ‘setta islamica militante’, il loro dio è Allah e il suo messaggero Elijah Muhammad.
Costruiscono chiese, attività commerciali e scuole mentre il Messaggero predica la necessità per la comunità nera di essere rieducata, anzi: riprogrammata.
Non sono immuni da critiche: vengono accusati, soprattutto dai media, di predicare odio nonostante loro sostengano, strenuamente, di predicare semplicemente la verità.
Malcolm X
Un giovane Malcolm X conosce la Nation of Islam mentre sta scontando una pena nella prigione di Charlestown State Prison in Massachusetts.
Nel 1963 Malcolm X diventa portavoce per la Nation of Islam, considerato dall’opinione pubblica un gruppo nazionalista ed integralista nero.
Le sue doti carismatiche portano i media a concentrarsi molto più sulla sua parola che su quella di Elijah Muhammad e i paragoni con Martin Luther King si sprecano.
“Malcolm X si rivolgeva al popolo nero dicendo loro chi dovevano diventare; Martin Luther King si rivolgeva al popolo nero dicendo loro chi erano e chi li aveva ridotti così” commenterà, nei decenni a venire, il Reverendo Al Sharpton.
I giovani del Sud sono decisamente più influenzati dalla chiesa, dai predicatori e dalla disciplina della non violenza di Martin Luther King di quanto non lo sia la nuova generazione del Nord che si sente meglio rappresentata dal nuovo leader nero alla ricerca di giustizia e verità con ogni mezzo necessario: “by any means necessary” come è solito dire in ogni suo discorso.
Nell’opinione pubblica, tuttavia, il Dr. King continua a rappresentare la ‘faccia migliore’ del Movimento.
Nel 1963, quando muore John Fitzgerald Kennedy, Elijah Muhammad sospende Malcolm X per aver aver dichiarato a mezzo stampa di ‘gioire per la morte del Presidente‘: non può più predicare e nemmeno frequentare la moschea di Harlem.
E’ in questo momento che la relazione tra i due si deteriora.
Malcolm X crea la propria comunità, la Afro American Unit Organization.
Inizia a viaggiare da solo e ad incontrare i leaders di molti Paesi. Vuole portare la questione razziale ad un livello internazionale e si rivolge all’Organizzazione delle Nazioni Unite per denunciare la violazione dei diritti umani da parte del governo statunitense.
Fa due viaggi in Africa, incluso un viaggio verso La Mecca.
Sostiene che il problema di fondo sia il rispetto della dignità umana: non si tratta più, solamente, di un problema di colore della pelle.
Inizia a ricevere molte minacce e un tentativo di avvelenamento in Africa gli fa capire che il pericolo va ben oltre la Nation of Islam.
- Audubon Ballroom
Nel 1965 Malcolm X si salva, insieme alla sua famiglia, da un attentato dinamitardo alla loro abitazione.
Ma nello stesso anno, durante un discorso tenuto alla Audubon Ballroom di Harlem, New York, viene ucciso, a soli 39 anni, da sette colpi di pistola.
Nei tre giorni successivi ventimila persone daranno il saluto finale alla salma di Malcolm X esposta, come avvenne dieci anni prima per Emmett Till, in una chiesa di Harlem. Una folla di milione e mezzo partecipa ai suoi funerali.
Nonostante la presenza degli operatori funebri, sono i ‘suoi’ uomini a voler sotterrare la bara nel cimitero di Ferncliff, New York.
Sembra che qualcuno della NOI dopo la sua morte abbia detto “con la morte di Malcolm X tutti i nodi sono venuti al pettine” citando proprio le stesse parole che Malcolm utilizzò per commentare l’omicidio di John Fitzegerald Kennedy.
Verranno condannati, per il suo assassinio, tre membri della Nation of Islam.
Come spesso accade, è solo dopo la morte che la sua immagine verrà rivalutata.
Nel 1999 le poste statunitensi gli dedicano un francobollo.
Una cosa impensabile appena trent’anni prima.
Lowndes County Freedom Organization
Intanto l’attivista Stokely Carmichael, che aveva partecipato all’organizzazione del Mississippi Freedom Democratic Party, costituisce la LCFO: Lowndes County Freedom Organization.
Scelgono come simbolo la pantera nera quasi sicuramente in risposta al gallo bianco, emblema del Partito Democratico di Wallace (l’elefante era quello dei Repubblicani).
Per la stampa la LCFO era conosciuta come il Black Panther Party, nome che sarà di ispirazione al Black Panther Party fondato da Huey Newton e Bobby Seale a Oakland.
Stokely Carmichael diventa inoltre il leader della SNCC battendo John Lewis che, secondo i più importanti esponenti del Movimento, ricordava troppo Martin Luther King.
March against Fear
In questi stessi giorni James Meredith viene ucciso durante la sua solitaria ‘March against Fear’ che con partenza dal Peabody Hotel di Memphis, Tennessee, attraversando il Delta del Mississippi, doveva terminare davanti allo State Capitol di Jackson, Mississippi
Alcuni leader del Movimento, tra cui Carmichael e King, seppur con approcci diversi, decidono di continuare insieme la marcia in suo onore.
Camminano sulla Highway 51 e durante tutto il tragitto saranno sempre accompagnati da bandiere e da slogan di odio da parte di bianchi confederati che li osservano ai bordi della strada.
Vengono protetti da un’organizzazione armata chiamata ‘Deacons for Defense and Justice’.
La marcia arriva a Jackson, Mississippi, trentadue giorni dopo essere partita da Memphis.
Questa è stata l’ultima grande marcia del Movimento per i Diritti Civili del Sud.
La comunità nera sta cambiando, adottando un approccio sempre più aggressivo e violento.
Non si può più tornare indietro.
Fonti:
- Harry Hampton: ‘Eyes on the Prize‘