Una notte al Rodeo
Un venerdì sera nella provincia americana:
il Rodeo di Jasper alla Newton County Fair, Arkansas
Indice:
- Un venerdì sera in Arkansas
- ‘Keepin’ it real up in the hills‘
- L’uomo che non deve chiedere mai
Un venerdì sera in Arkansas
Una sfida al bowling, un drink al bancone, una giocata alle slot machines oppure un rodeo: la sintesi estrema dello svago in una qualsiasi contea dell’America Rurale.
Una sera di agosto dello scorso anno sono riuscita a spuntare la voce ‘rodeo’ nella lista delle cose vissute senza neppure averlo pianificato.
Tornavo da Bentonville, un’enclave paradisiaca all’interno dello stato dell’Arkansas: due aeroporti, interminabili piste ciclabili, campi sportivi, ristoranti, centri benessere, musei. Siamo nell’HQ di Walmart, l’azienda più americana che ci sia con due milioni di dipendenti e più di seicento miliardi di dollari di fatturato.
Quella sera pernottavo a Little Rock, quattro ore piene di viaggio da Bentonville che mi avevano convinta a non partire troppo tardi dal momento che, come avevo avuto modo di sperimentare, le strade, di notte, spesso non sono illuminate in questa parte di Stati Uniti (se non brevi tratti in cui la linea di mezzaria è alternata da piccoli catarifrangenti).
Quando ormai il sole iniziava lentamente a tramontare, un autentico faro ha spezzato il monotono susseguirsi di colline, chiese e qualche barn.
Decido di fermarmi: tutte quelle luci e quella vita in mezzo al nulla sono quasi un sollievo oltre a darmi un’idea, in scala ridotta e provinciale, di cosa possa essere il Burning Man nel mezzo del Nevada…
E così mi ritrovo al Rodeo di Jasper, più precisamente all’annuale Newton County Fair.
‘Keepin’ it real up in the hills’
La Newton County Fair si svolge ogni anno e ogni anno l’evento adotta un tema.
Quello del 2022 è ‘Keepin’ it real up in the hills’ (qualcosa come ‘ci manteniamo genuini qui tra le colline‘), mentre alcuni temi delle stagioni passate sono stati: ‘Country Pride, County Wide’; ‘From Pioneer Days to Modern Ways’; ‘Boots, Buckles, and Barrels of Fun’; ‘Blue Jeans e scene country’; ’90th Fair’ (questa avrei tanto voluto vederla!…).
L’auto personale si parcheggia, per un dollaro, in un’area dedicata che non è altro che una distesa di erba e terra che ‘mi sblocca’ immediatamente un ricordo: ‘non chiederti cosa l’America può fare per te, ma cosa tu puoi fare per l’America’. Mentre mi impegnavo a capire dove parcheggiare, ho pensato fosse anche molto importante capire come parcheggiare: se fossi rimasta impantanata con le gomme me la sarei dovuta cavare da me. L’Arkansas, in particolare, non è certo il posto dove disturbare le persone ad aiutarti a tirare fuori un’auto intrappolata da un po’ di fango: te la devi cavare da sola. Qui siamo nei luoghi dove la terra, povera di risorse naturali, è stata conquistata, guadagnata e fatta fruttare, per quel che si poteva, non senza sforzi. Inoltre è uno dei pochissimi posti negli Stati Uniti dove la gente è molto meno accogliente dello standard a cui siamo soliti fare riferimento.
I saluti sono pochi, ancora meno quelli ricambiati. Ti osservano in quanto ‘straniero’, ma lo fanno da lontano. Difficilmente si avvicinano per chiederti, con la gentilezza per cui da noi europei lo statunitense medio è famoso, chi sei e come mai sei lì.
Mi dirigo verso l’ingresso dell’arena, attraversando numerose cabine per cavalli, dove, nello stesso bancone della cassa, è possibile acquistare insieme al biglietto di ingresso anche, perché no, un fucile.
La Cloud Wayne Arena è composta da una scalinata di sette o otto gradini in cemento coperti da una tettoia che si affaccia sul recinto in cui si svolgerà il Rodeo.
Prima di sedersi è doveroso fare un piccolo rifornimento di patatine, hot dog e coca cola: avrei dovuto, in realtà, raddoppiare la dose perché la serata, come ho modo di iniziare a capire, sarà molto lunga.
Quattro minuti di elegia americana: bambini che recitano articoli della Carta Costituzionale, bandiere di sponsor guidate dalla bandiera dell’Arkansas, mash up musicali fai da te che comprendono anche i Queen…qui….i Queen.
Ok. Il tutto in poche decine di minuti. Non basterebbe un blog per decifrarne i controsensi, ma va detto che il sorriso un po’ superficiale con cui mi sono approcciata all’evento si è poi trasformato in un groppone in gola perché, lo sappiamo, le parole possono commuovere e anche qui, nel mezzo del nulla, nell’oblio più totale, i loro ideali, la loro Carta Costituzionale emerge, come sempre a mio avviso, come la migliore in assoluto a livello teorico.
La Newton County Fair mette a disposizione, ogni anno, una borsa di studio, finanziata quasi completamente dalla contea stessa. Questi i requisiti:
- Essere un diplomato che pianifica di iscriversi a un istituto di istruzione superiore questo autunno;
- Vivere entro i confini della contea di Newton o diplomarsi presso una scuola della contea di Newton;
- Deve aver partecipato alla Newton County Fair negli anni precedenti con incarichi che lo vedevano coinvolto in spettacoli di bestiame, concorsi o volontariato;
- Allegare una foto. L’immagine potrebbe non essere restituita.
- Avere un GPA (Grade Point Average) 2.5 o superiore.
E’ prevista l’elezione di più ‘Miss‘ suddivise per categoria: ‘Miss pre teen‘, ‘Baby Miss Division‘, ‘Teen Miss Division‘ e ‘Miss Newton County Fair‘. La sfilata e la successiva elezione si svolgono a Harrison (conosciuta, tra l’altro, come ‘la città più razzista d’America’) al Northwest Arkansas District Fairground. Questi i requisiti:
- Non deve essere sposata, incinta o avere figli;
- Anche in caso di vittoria non potrà competere all’Arkansas State Fair;
- Deve partecipare alla FAIR PARADE, al LIVESTOCK SHOW BUYERS DINER, al FRIDAY AND SATURDAY NIGHT RODEO GRAND ENTRY;
- Deve comportarsi bene: in caso contrario è prevista la squalifica e la restituzione del titolo e dei soldi;
- Il tipo di abbigliamento deve essere di tipo patriottico;
- Viene eletta da una giuria selezionata, ma ci sarà anche una votazione da parte della giuria popolare;
- Vince la fascia, la corona e il vassoio d’argento;
- La reginetta di bellezza riceverà il titolo di Miss Newton County Firecracker 2022;
- Dovete portare il vostro specchio personale da usare quando siete nella dressing room.
L’uomo che non deve chiedere mai.
Tra famiglie numerose, bambini che cavalcano pecore e bambine che indossano la fascia e la corona di Miss, sono stata folgorata da un’autentica visione: l’alpha man.
Mentre il dibattito sui danni e gli abusi della cultura patriarcale è sempre più attuale e sempre più rivelatore, qui, e solo qui, mi sono concessa una pausa, retrocedendo probabilmente di qualche decennio e di numerose battaglie, e mi sono goduta lo spettacolo de ‘l’uomo che non deve chiedere mai’.
Con outfit total denim, stivale in pelle e cappello Stetson, il cowboy, alla guida di un animale che pesa sei volte lui, è capace di padroneggiare da solo le bizzarrie di almeno due cavalli a briglie sciolte. Canta a squarciagola il National Anthem, si batte i pugni sul petto al ritmo di ‘We Will Rock You‘ (vittima della sindrome di Stendhal sorvolerò sul fatto che non sia un testo americano) e coordina i suoi simili nel tenere il passo della scaletta dello show in corso.
Sono sicura che con poco sforzo, ma un po’ di scazzo, mi avrebbe sollevato l’auto come niente se fossi rimasta intrappolata nel fango, ma fortunatamente non ce n’è stato bisogno.
Quasi completamente al buio ho ripreso la strada verso Little Rock eternamente grata per aver apprezzato, per la prima volta nella mia vita, una fiera di paese, anzi: di contea.