WEST MEMPHIS THREE

Parte 1 – Chi sono i ‘West Memphis Three’

Quella di Damien Echols, Jason Baldwin e Jessie Misskelley è la storia di tre ragazzi poveri dell’America rurale condannati per un crimine che non hanno mai commesso.

E’ uno dei più famosi casi di negligenza giudiziaria nella storia legale statunitense.

Quello che racconto non riguarda solo la storia giuridica in sè, ma riflette sulle dinamiche sociali, economiche e culturali che hanno favorito i tragici eventi all’interno dei confini di uno Stato considerato, per definizione, la terra dei Poor White Trash.

Nei trent’anni trascorsi dal 1993 ad oggi la vicenda ha dovuto fare i conti con barriere legali e culturali che non le hanno permesso, ancora adesso, di fare luce sulla verità.

Questa è la storia dei West Memphis Three.


Indice:

  • WM3: la storia che mi ha portata a viaggiare attraverso l’Arkansas
  • La geografia della ‘presunzione di colpevolezza’

West Memphis Three:

la storia che mi ha portata a viaggiare attraverso l’Arkansas

dal libro ‘Life after Death’ di Damien Echols

“…In questa parte del mondo si costruiscono altari esclusivamente per celebrare il grande spirito della mediocrità. Si onorano eventi mediocri e si loda un dio mediocre. Le teste posate sui cuscini fanno sogni mediocri e i lombi partoriscono una progenie mediocre. Alla fine di una vita senza senso è in attesa una morte mediocre. L’amore arriva avvolto in una scatolina scialba e il soddisfacimento degli impulsi biologici si spegne presto in un declino senza scosse. Non ci sono monumenti alla grandezza in questa terra di torpore. Quaggiù, nel profondo e oscuro Sud, noi conosciamo e conviviamo con il mondo reale. L’idealismo da paese dei balocchi viene silenziosamente soffocato dall’inesorabile spietatezza dell’umidità. Questo è il mondo dove il pugno incontra la faccia. E’ il luogo in cui i calli sulle mani di un uomo sono più grandi della sua coscienza e in cui i sogni affogano nel sudore e nelle lacrime. La muta distruzione cavalca le strade sulle rastrelliere di fucili sistemate vicino al lunotto del pick-up…La domenica tutti indossano il vestito della festa…L’istruzione è sconosciuta…gli antidolorifici arrivano sotto forma di bottiglie con “Tennessee” scritto sull’etichetta nera. Nessuno qui si muove alla svelta, ma tutti si muovono sempre con assoluta certezza”.

La storia di Damien Echols, Jason Baldwin e Jessie Misskelley, tre poveri ragazzi dell’America rurale conosciuti come i West Memphis Three, è la vicenda di tre adolescenti condannati per un crimine che non hanno mai commesso.

E’ il racconto di una tragedia giudiziaria, un caso di negligenza giuridica tra i più famosi nella storia legale statunitense.

Nel 1993 il processo ai tre ragazzi di West Memphis, Arkansas, arrestati con l’accusa di omicidio nei confronti di tre bambini di otto anni, si celebra in un clima di isteria collettiva.

Il crimine è così odioso che è necessario trovare subito un colpevole e per farlo vengono usate false testimonianze, prove incerte e insinuazioni in merito a pericolose attività occulte da parte dei tre annoiati adolescenti del posto.

All’inizio del 1994 Jason Baldwin, 16 anni, e Jessie Misskelley, 17 anni, vengono condannati all’ergastolo senza condizionale.

Damien Echols,18 anni, considerato il capo del presunto gruppetto criminale nonché leader di una setta satanica, viene condannato alla pena di morte per iniezione letale. 

Nei diciotto anni che seguono, mentre Echols attende in carcere l’esecuzione della pena che può essere decisa da un giorno all’altro, si consolida un enorme movimento, a cui si uniscono numerose personalità del mondo dello spettacolo, che lavora per dare sostegno ai tre ragazzi, ormai uomini, e per riaprire il processo.

Nel 2011, 18 anni e 68 giorni dopo la condanna, la sorte di Damien, Jason e Jessie arriva ad un punto di svolta cruciale per le loro vite, nonostante ancora oggi, esattamente trent’anni dopo, la vicenda giudiziaria non abbia ancora conosciuto la parola ‘fine’.

La richiesta di analizzare le prove del DNA con l’obiettivo di scagionare definitivamente i tre ragazzi, è ancora sul tavolo della Corte Suprema dell’Arkansas in attesa di risposta.

Le foto segnaletiche di Damien Echols, Jessie Misskelley e Jason Baldwin risalenti al 1993.
Se per la comunità nera il pregiudizio razziale la fa da padrona, per i Poor White Trash l’emarginazione sociale è il filo conduttore della maggior parte di queste vicende processuali (vedi Steven Avery di ‘Making a Murdered’, ‘Innocente: la storia di Ronald Keith Williamson’ di John Grisham, Damon Thibodeaux di ‘The Penalty’, tutte storie che hanno molti tratti in comune con quella dei WM3; sono tutte disponibili su Netflix nel momento in cui scrivo).
Fonte: https://www.eonline.com/news/1135012/inside-the-unknown-story-of-the-forgotten-west-memphis-three

La storia dei West Memphis Three è la storia che mi ha portata a voler visitare e conoscere l’Arkansas.

E’ una storia che ho sentito mia sin da quando ne sono venuta a conoscenza.

Si parla di tre ragazzi adolescenti negli anni ’90.

Proprio come me.

Ero poco più giovane di loro, ma attraverso i racconti delle loro vite, ho rivissuto quell’epoca con tutte le emozioni connesse.

Biciclette, skateboard, MTV, musica metal e grunge. 

Le estati, i jeans lunghi tagliati in pantaloncini corti, i capelli a spazzola e i ghiaccioli.

Gli inverni dentro casa con i vetri appannati.

Le estati calde e ancora sopportabili con gli amici del vicinato, indossando i vestiti smessi del fratello più grande e le All Star ai piedi.

Grandi spostamenti unicamente a piedi per raggiungere qualsiasi luogo, le case degli altri come luogo di aggregazione, avventure tra i boschi e baracche abbandonate, nessuna consapevolezza che una rivoluzione tecnologica e sociale alle porte ci avrebbe traghettati in un futuro molto diverso da quello che avevamo immaginato.

Un decennio mai completamente messo a fuoco. Un po’ oscuro. Malinconico.

Il mio preferito.

I Nirvana agli MTV Video Music Awards del 1993. Fonte: https://br.pinterest.com/pin/490329478169796318/

Una copia del 1993 di Thrasher, la rivista di Skateboard per eccellenza in USA. Una delle preferite di Damien prima della sua svolta goth. Fonte: https://www.thrashermagazine.com/articles/magazine/january-1993/

Nel Maggio 1993 Bill Clinton, nato e cresciuto ad Hope, in Arkansas, è Presidente degli Stati Uniti da poco più di tre mesi. 

Due settimane prima, fuori dalla città di Waco, la situazione di stallo dell’FBI con i Branch Davidians si è rivelata mortale con oltre 70 morti. Michael Jordan e i Chicago Bulls si stanno facendo strada attraverso i playoff verso il terzo campionato consecutivo. Jordan annuncerà a breve il suo ritiro per giocare a baseball. Al cinema sono usciti ‘Philadelphia’, ‘Senti chi parla’, ‘Schindler’s List’ e ‘Mrs Doubtfire’. ‘Proposta indecente’ è stato il migliore al botteghino. Il debito degli Stati Uniti è di 4,3 trilioni. Il Dow Jones è a 3400. In Italia gli Uffizi, a Firenze, sono bersaglio di un attentato mafioso. Viene arrestato Totò Riina. La Democrazia Cristiana si scioglie. Bettino Craxi viene accolto all’Hotel Raphael da un lancio di monetine. ‘Sparisce’ Elisa Claps.

A West Memphis maggio è iniziato con un fine settimana umido; successivamente il 1993 sarà ricordato, nel Midwest, come l’anno delle inondazioni.  



L’Arkansas Democrat Gazette pubblica la notizia della vittoria di Bill Clinton il 4 Novembre 1992. Fonte: https://www.rarenewspapers.com/view/630834
Anche West Memphis ha la sua water tower. Foto scattata a West Memphis, Agosto 2022.




Intanto in Italia nel 1993: su una volta della Galleria degli Uffizi è ancora visibile l’impronta della finestra scagliata dal turbine dell’attentato mafioso del 27 maggio 1993. Foto scattata a Firenze, Novembre 2022.


Intanto in Italia nel 1993: Totò Riina viene arrestato a Palermo dopo 24 anni di latitanza. Viveva da tempo, con la sua famiglia, in un residence di via Bernini. Fonte: https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2023/01/15/trenta-anni-fa-larresto-di-toto-riina_0cee858b-1269-4653-bbb1-2657981a822d.html
Intanto in Italia nel 1993: in una notte di primavera, qui, davanti all’ingresso dell’Hotel Raphael di Roma, finisce la Prima Repubblica. Bettino Craxi, che viveva qui, viene accolto da un lancio di monete da parte di una folla di 200 persone. Siamo in piena inchiesta su Mani Pulite e sulle stragi mafiose di Falcone e Borsellino. Foto scattata a Roma, Agosto 2022.

I capitoli che seguono ci portano non solo all’interno della storia giudiziaria, ma, cosa per me, e spero anche per voi, molto più affascinante, all’interno delle dinamiche sociali, economiche e culturali di uno Stato considerato per antonomasia la patria dei Poor White Trash

Sebbene si tratti di un caso avvenuto trent’anni fa, dal 1993 ad oggi, anche in base a quello che ho potuto osservare visitando l’Arkansas, le cose non sono cambiate poi così tanto.

Attraversando il Memphis Arkansas Memorial Bridge che collega Memphis, Tennessee a West Memphis, Arkansas. Video girato a West Memphis, Agosto 2022

dal libro ‘Life after Death’ di Damien Echols

“…I miei sentimenti verso West Memphis e l’Arkansas in generale sono sempre stati una sorta di paradosso. La gente si è spesso comportata in modo crudele e detestabile con me e spesso mi sono sentito così solo, lì, da pensare che il tedio mi avrebbe ucciso. Non rientravo negli schemi sociali e non avevo molte opportunità, ma era casa mia. Quel posto, in sé, è ravvivato da una sorta di magia che a volte mi dà la sensazione di avere il cuore che mi scoppia nel petto. C’è un odore nell’aria che non sono in grado di descrivere. Vorrei che chiunque leggerà questo libro potesse sentirlo almeno una volta: ve lo ricordereste per sempre“.

La geografia della ‘presunzione di colpevolezza’

dal libro ‘Life after Death’ di Damien Echols

“…Alla gente di West Memphis e posti simili non piace nulla che salti all’occhio, compresa l’intelligenza e la bellezza. Se una donna è abbastanza in gamba da curare il suo corpo per non diventare un mucchio di carne asessuato nel corso degli anni, dalle altre non otterrà altro che occhiate cariche di odio. La guarderanno male mentre si servono ancora una porzione di braciole di maiale fritte e focaccia. Se un uomo è un po’ troppo intelligente per i gusti di quelli del posto, si ritroverà ben presto ostracizzato. Molto spesso i locali non possiedono neanche l’autodisciplina o il rispetto di sé necessari a migliorarsi, e disprezzano chiunque li abbia perché li fa sentire meschini e inadeguati. A meno che tu non voglia diventare il bersaglio del risentimento, devi tenere la testa bassa e trascinare i piedi insieme al resto del gregge…Niente è abbastanza ordinario da compiacere il gregge. Insulse facce di campagna in insulsi paesi di campagna”.

Questa storia si sviluppa in Arkansas, lo Stato dei trailer trash e degli ultimi per definizione, quelli che al Sogno Americano non avranno mai accesso.

I fatti si svolgono a West Memphis, una cittadina rurale e conservatrice appena fuori dai confini geografici, ma non culturali, del Mississippi Delta, ‘the most southern place on earth’.

In questa zona si è rigorosamente cristiani, gli angeli sono emissari di Dio e ai bambini viene insegnato a stare alla larga da Satana.

Si crede, in maniera abbastanza diffusa, al demonio.

In generale il pensiero sudista sostiene che il diavolo sia reale, abbia un grande potere e operi incessantemente in tutto il mondo. 

Sebbene non tutto il Delta del Mississippi la pensa così, la maggior parte degli abitanti dell’East Arkansas, si.

Molti frequentano chiese cristiane e la maggior parte di queste appartengono alla conservativa Southern Baptist Convention.

dal libro ‘Life after Death’ di Damien Echols

“A casa mi toccava attraversare deserti emotivi. Alla fine è sempre la casa, la nostra casa, a condannarci.
…a Jack Echols mancavano quasi tutti i denti e i pochi che gli restavano erano gialli e storti come vecchie lapidi di cimitero. Jack ci aveva abituati a seguire le funzioni in un posto che si chiamava Church of God. Era un vero e proprio freak show in cui i fedeli si mettevano a parlare in lingue sconosciute e poi si rotolavano sul pavimento gridando quando ‘ricevevano lo spirito’. Il pastore era un uomo gravemente obeso, con un respiro tanto pesante che lo sentivi ansimare dalla parte opposta del salone. Due volte ogni domenica-una volta la mattina e una volta la sera-predicava che la fine del mondo era vicina. Prima di andarsene tirava sempre fuori una bottiglia di olio di di oliva e domandava se qualcuno avesse una malattia da cui voleva guarire. Chiunque facesse un passo avanti si ritrovava la faccia spalmata di olio di oliva prima di essere spinto sul pavimento in mezzo a un diluvio di grida e di strilli, mentre un’orda di credenti infoiati agitava le braccia in aria e ululava al soffitto”.
La St. Michael’s Catholic Church era la chiesa che Damien frequentava poco prima dell’estate del 1993. Foto scattata a West Memphis, Arkansas. Estate 2022

dal libro ‘Life after Death’ di Damien Echols

Si è costretti a guardarsi indietro e a chiedersi: “Che cosa aveva davvero importanza? Quali sono stati i momenti che hanno formato e reso ciò che sono?” per me uno di quegli eventi fu entrare nella chiesa cattolica. Fin da quando riesco a ricordare sono sempre stato interessatissimo alla religione, alla spiritualità e allo spiritualismo. Per me questi termini coprono un raggio molto ampio di temi, fra cui la chiaroveggenza, la percezione extrasensoriale, apparizioni e infestazioni, i druidi, la reincarnazione e la rinascita, le profezie e perfino andare a messa a pregare…All’inizio avevo paura di dire a Jack o a mia madre che volevo andare in una chiesa cattolica. Ci sono ancora molti pregiudizi, nel Sud, quando si tratta di cattolicesimo. La parola cattolico viene pronunciata spesso con il medesimo tono di voce che si adopera per un insulto…Di questi tempi il Sud è la terra della chiesa battista e può essere un luogo crudele per qualcuno che non condivida la stessa fede…C’era soltanto una chiesa cattolica a West Memphis, Saint Michael. Era piccola in confronto agli immensi edifici simili a cattedrali che ospitavano le chiese battiste …aveva una piccola statua di San Francesco…La parola che continuava a venirmi in mente era dignità. Quel luogo aveva dignità e incoraggiava chiunque vi entrasse ad averla. La sua atmosfera annunciava che lì la gente non si rotolava sul pavimento e non urlava in preda alle convulsioni…non c’erano bambini che gridavano o uomini in completi da quattro soldi che si salutavano a voce fastidiosamente alta.…. Non ci furono grida, lui non si mise a battere il pugno sul pulpito e non disse una sola parola sulla fine del mondo che si avvicinava inesorabile…Quando mi avvicinai al prete Greg Hart gli chiesi: “Come faccio a diventare cattolico?” ,mi disse che avrei dovuto frequentare il catechismo…Per la Cresima scelsi il nome di Damien, sulla scorta di San Damiano. (Damien era nato come Michael Wayne Hutchison; scelse il nome Damien dopo la sua conversione al cattolicesimo e Echols dal cognome del compagno della madre).
La St. Michael’s Catholic Church era la chiesa che Damien frequentava poco prima dell’estate del 1993. Foto scattata a West Memphis, Arkansas. Estate 2022

dal libro ‘Life after Death’ di Damien Echols

“…Non smisi di andare a messa fino a quando la mia vita non finì dritta all’inferno un paio di anni più tardi. Ho superato da tempo ogni fede nella teologia cristiana tradizionale; sento addirittura una certa animosità verso il cristianesimo in generale, a causa di ciò che mi è stato fatto da persone che si dichiaravano cristiane. Ma continuo ad amare i rituali e le cerimonie della chiesa cattolica.…So che dovrò restare in guardia per non farmi rapire completamente dalla devozione, altrimenti non riuscirò a mantenere l’obiettività. Aleister Crowley insisteva molto sull’importanza di evitare sia la cecità della fede, sià l’aridità del non credere, e io so benissimo di avere la tendenza a diventare fin troppo zelante.…La conoscenza può derivare da diverse fonti: dai libri, dalle storie, dalle canzoni, dai miti e dalle leggende e, nei tempi moderni, dai computer e dai programmi televisivi. D’ altro canto esiste una sola ed unica fonte di saggezza: il dolore. Più grande è il dolore, più grande è la rivelazione”.

La domenica mattina e il mercoledì sera, nelle città e nelle piccole comunità rurali, i credenti si radunano in questi edifici (alcuni maestosi, altri più umili) dove i predicatori mettono in guardia i fedeli sulle forze del male e sulla ferocia dell’inferno ricordando che la redenzione può essere trovata solo attraverso il sangue del salvatore Gesù.

Fervore religioso alla Full Gospel Tabernacle Church. Per un fortunato errore, ho avuto modo di partecipare anche ad una parte dello studio della Bibbia. Tutti i fedeli e membri della congregazione sono arrivati alla funzione vestiti nei loro abiti migliori con la propria Bibbia che spesso era sottolineata, piena di post it e note a margine. Video girato a Memphis, Agosto 2022.

Davanti alla Full Gospel Tabernacle Church il cui pastore e fondatore è Al Green. Anche in questo caso, come nella maggior parte delle chiese del Sud, la funzione della domenica è suddivisa in due parti: dalle 10 alle 11 c’è lo studio della Bibbia tra i membri della congregazione; alle 11 inizia la funzione per tutti. E’ una funzione gioiosa, piena di canti, energia e voglia di comunità. La predica di quel giorno metteva in guardia i fedeli dalle minacce malevole del web. Li allertava a fare attenzione alle tentazioni del male che si nascondo all’interno dei propri dispositivi elettronici. Va detto: sono funzioni molto lunghe: sono uscita a metà della seconda ora, nel pieno del suo svolgimento. Foto scattata a Memphis, Agosto 2022

Al Green ieri, sprezzante delle insidie malefiche nascoste tra quelle note così sensuali. Video girato al ‘Memphis Music’ di Beale Street, Memphis. Agosto 2022.
Al Green ad un certo punto del suo percorso, mentre sorride ai benefici, anche economici, della conversione. Foto scattata all’ingresso della Full Gospel Tabernacle Church di Memphis. Agosto 2022
Al Green oggi, che mi saluta, mentre si gode la funzione domenicale presso la sua congregazione a Memphis. Video girato alla Full Gospel Tabernacle Church di Memphis, Agosto 2022.

dal libro ‘Life after Death’ di Damien Echols

“…la domenica mi sorprese mentre mi preparavo a scendere nel reame infernale del fondamentalismo cristiano. Da fuori la chiesa sembrava un fast food, un Kentucky Fried Chicken con un campanile ficcato sopra.
…Ogni predicatore della zona si lanciava in sermoni infuocati su come fossimo ormai giunti “alla fine dei tempi”: era meglio se ti mettevi a posto con Dio, altrimenti il diavolo sarebbe venuto a prendere anche te. Dovete tenere a mente che l’Arkansas è uno stato in cui una persona su quattro legge come un bambino di quinta elementare. L’ignoranza è la madre della superstizione. La gente credeva a quelle storie e contribuì a diffonderle…Storie del genere passavano per un’indagine seria…Non avevo fatto niente di male e credevo che, prima o poi, avrebbero smesso di insistere con quella follia. Non andò così. Più io cooperavo, più loro diventavano violenti ed aggressivi”.

Fonti:

  • Mara Leveritt: ‘Devil’s Knot’
  • Damien Echols: ‘Il Buio dietro di me’
  • George Jared: ‘Witches in West Memphis
  • Damien Echols and Lorri Davis: ‘Yours for Eternity’
  • Damien Echols: ‘Almost Home
  • Joe Berlinger e Bruce Sinofsky: ‘Paradise Lost Trilogy
  • Amy Berg: ‘West of Memphis
  • Documentario Sky: ‘The forgotten West Memphis Three